M E X I C O 2007

Esperienza in terra di missione con il gruppo

Giovani Missionari Francescani

20 luglio - 14 agosto

Home

 

Spesso le parole sono un veicolo lento, inefficiente e talvolta addirittura inadeguato a portare, nel cuore di chi ti ascolta, il carico di emozioni, sensazioni, immagini, volti, luoghi e odori. Ciò nonostante è il mezzo che ci è stato dato e per questo motivo me ne servirò, senza la presunzione che chiunque legga e ascolti possa cogliere a pieno il mio messaggio, non certamente per sua mancanza, ma, come detto sopra, per la limitatezza del mezzo e del conducente.

Innanzitutto il perchè di questa partenza; sin da quando ho cominciato il cammino della fede con le mie gambe, cioè da quando le scelte sono pesate sulle mie spalle e non più su quelle dei miei genitori, mi hanno circondato racconti di missionari che tornavano da terre lontane nello spazio ma anche nel tempo e nel modo di vivere; racconti ricchi di fede, di difficoltà, di volti, di vite vissute e vite spezzate, di vite incomplete, racconti di luoghi inospitali, di luoghi meravigliosi, di luoghi intatti, in cui il rapporto tra uomo e ambiente si è fermato e non si è "evoluto" rimanendo caratterizzato dal rispetto e dalla logica sudditanza. Questi racconti hanno acceso, come una luce nel buio, il desiderio di vivere anche io quell'esperienza, di vivere anche io quelle difficoltà, di vivere anche io quelle sensazioni, e di provare, con tutti i miei limiti, ad annuciare quell'unico Cristo, stesso sia qui che in indonesia o in chissà quale altra parte del mondo. Ovviamente le motivazioni possono non essere solo queste, ciascuno di noi, negli antri più segreti del proprio cuore porta le ragioni che potrebbero portarlo a lasciare le sicurezze di questo mondo e a tuffarsi in dolci e inquietanti insicurezze di mondi che non sempre sono lontani come li immaginiamo.

E' così che, nell'ottobre del 2006, venuto a conoscenza dei progetti presenti nel fantastico laboratorio che è il Movimento Giovanile Francescano, ho deciso che, forse era giunto il momento per vivere anche io questa esperienza. Il primo passo è stato quello di parlarne a casa: e qui cominciano i ringraziamenti, i primi non possono che andare ai miei genitori che anche se non certo contentissimi, in quanto preoccupati per la lontananza e la "pericolosità" dell'esperienza, mi hanno dato il loro assenso e mi hanno sostenuto economicamente per affrontare questa esperienza.

Dopo una serie di incontri, prima a Pergusa, poi a Marineo e infine a Noto, arriviamo finalmente al giorno della partenza, il 20 di luglio. Lo stesso viaggio è già una prima esperienza, i 12 mila chilometri che ci separano dalla destinazione vengono cancellati solo dopo circa 24 ore tra viaggio effettivo e attese negli aeroporti.

La partezza è alle 14.00 dall'aeroporto di Catania, per il gruppo di cui facevo parte io e alle 16.00 dall'aeroporto di Palermo per l'altro gruppo. Giunti tutti a Roma, si aggrega anche Diego che arrivava da Viterbo dove studia. alle 19.40 partenza alla volta di Madrid dove arriviamo alle 22.00 circa.

Una stuttura avveniristica davvero l'aeroporto, inaugurata da poco tempo;

Nella foto sopra da sinistra, io, Daniela, Maria Piera e Diego. ancora la stanchezza non segna i nostri volti felici per l'attesa di arrivare. Intanto mentre si attende la partenza alla volta di Ciudad de Mexico, ognuno passa il tempo o mangiando un panino

come fa Diego nella foto di sopra, o sambiando quattro chiacchere e facendo riprese, come

Padre Antonio e Diego e Daniela in questa foto. (Pino si interroga e medita alla destra della foto). I più coraggiosi tentano anche un sonnellino...

...come la famiglia Sferruzza, da sinistra (anche se di spalle) Antonio, Virgilio e Vinvenzo. il letto una comodissima distesa di giornali e il cuscino una piccola pendenza del muro che penso sia stata progettata ad hoc per lo scopo (geniale l'ing. che ha ideato questo aeroporto)...

Anche i frati sono soggetti all'umana stanchezza e dunque Padre Antonio si appisola scegliendo però come cuscino il più comodo zaino del movimento giovanile francescano.

..primo piano del padre dormiente... in tutto questo tempo io ...facevo le foto :-P

Chiudo qui la pagina relativa al viaggio in attesa che mi giungano le foto fatte dagli altri.

Le altre tappe del viaggio le trovate nelle seguenti pagine:

 

Santuario della Guadalupe

visita al santuario della Madonna di Guadalupe

Visita al sito archeoligico di Teotihuacan

Un giorno a Ciudad de Mexico

collegamento a tepojaco

Il convento di Tepojaco

Comedor de la Caridad

Serata di fraternità a Valle de Aragon

Visita al museo antropologico di Ciudad de Mexico

Ospite a casa di Roberto e Teresita

Las Aguilas

Noviziato a Totolapan

road to Guerrero

con i piccoli di Tlacoachis

il nostro lavoro in missione

Visita a Las Minas

Las minas

Festa di Satiago a Las Minas

Terrero Venado

Terrero Venado

Visita ad Ometepec

Xochislahuaca

Visita a Xochistlahuaca

Hastaluego Tlacoachis

Sosta a Marquella

Rientro a Valle de Aragon

Gli ultimi giorni a Tepojaco

Lago di Zancopago

Il viaggio di ritorno